1975: due giovani, due ettari poche risorse, qualche idea molto coraggio, un sogno.
Pionieri della viticoltura eroica: il sogno era produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta
Note di degustazione
Vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, brillante, dal profumo intenso, aromatico e ampio con sentori di limoncella, pesca.
Abbinamenti
La sua vena acidula e leggermente aromatica lo rende suadente compagno sia ai piatti di pesce della gran cucina che alle semplici cotture in umido di pesci d’acqua dolce. Trova in ogni modo legittima sublimazione con gli strangolapreti al burro e salvia, piatto tipicamente trentino, e generalmente con tutti i piatti aromatizzati con erbe. Non disdegna di essere offerto come aperitivo.