Manlio Manganaro fa vino dal 2017, quando ha preso in affitto da un amico un ettaro di vigna, una vigna giovane di Grillo, a Marsala. Fino al 2016, era il gestore dell’enoteca Infernot, a Pavia. Aperta nel 2011, dopo tre mesi mesceva e vendeva solo vini naturali. Una scelta frutto dell’incontro con i vignaioli e delle visite in vigna e in cantina, che hanno fatto nascere anche in lui la passione e diventare vignaiolo. Lo ha fatto scegliendo la Sicilia, il territorio d’origine della sua famiglia, anche se lui è nato in Lombardia nel 1979. Il suo vino si chiama come lui, “Manlio Manganaro”, ed è un Grillo in purezza, allevato sulla Terra Rossa marsalese.
La cantina in cui vinifica è quella dell’amico che affitta la vigna. Fare vino naturale nella Sicilia Occidentale significa anche confrontarsi con gli effetti dei cambiamenti climatici, le temperatura estrema e la siccità: nel 2017 Manlio ha vendemmiato il 7 agosto, nel 2018, ha suddiviso la raccolta tra il 13 e il 17, nel 2019 intorno al 20 agosto e nel 2020 di nuovo il 17. Questo fa sì che non esista un protocollo di vinificazione: il vino rappresenta ogni anno il frutto di nuove sperimentazioni, con l’obiettivo di imbottigliare “l’idea di Grillo” del vignaiolo. Metà della massa viene vinificata ad acino intero e metà a grappolo intero preceduta da carbonica. L’incontro tra queste masse fa
il #Manliovino.
Il vino
Provenienza: Italia, Sicilia, Marsala
Denominazione: Terre Siciliane IGT
Vitigno: Grillo 100%
Annata: 2019
Alcol: 12,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: alcuni mesi in acciaio, poi bottiglia
Abbinamenti: Pesce di lago, Arrosto di carni bianche, Formaggi, Carbonara, Lasagnette al pesto, Spaghettoni al pomodoro