Michael Glover e l’incontro con i suoi vini può rappresentare per tanti professionisti ed appassionati un vero e proprio colpo di fulmine. La forza ed il carattere condensato nelle sue bottiglie è qualcosa di speciale, una formula magica che Michael è riuscito a definire attraverso un lungo percorso di prove, viaggi ed esperienze. Dalla Puglia passando per la Campania, la Sardegna, la Toscana, la Mosella, la Provenza, la Loira, la Borgogna e l’Australia lavorando presso tanti “maestri” che hanno stimolato nuove visioni in un’innata sensibilità creativa.
Oggi Michael realizza alcune etichette uniche coltivando due delle più vocate parcelle di Sauvignon Blanc e Pinot Nero della Upper Moutere, una valle ancora poco conosciuta del panorama viticolo neozelandese. Ci troviamo a ridosso della città di Nelson, nella parte settentrionale dell’Isola Meridionale che si affacciata sullo stretto di Cook.
Pochi segreti sulla gestione agronomica: Michael si affida a pratiche naturali e biodinamiche, seguendo i cicli lunari nel massimo rispetto del substrato agricolo. La cantina è però il luogo dove riesce a dare il meglio di sé, eseguendo micro vinificazioni senza alcun tipo di prodotto aggiunto o di sintesi. Fermentazioni spontanee, macerazioni carboniche sui rossi e anche sui bianchi, lunghi affinamenti in legno preferibilmente usato e di acacia. In risultato sono vini che esprimono in sintesi equilibrio, finezza e concentrazione dei frutti all’origine.
L’emblema della Loira raccontata dai mitici Sauvignon di Dagueneau e la Borgogna di Pommard sono geograficamente lontane, tuttavia in questo angolo di Oceania Michael è riuscito a ricreare qualcosa di molto simile ed unico. Minimi le dosi di solforosa utilizzate. Bottiglie a tiratura limitata.
Il vino
Provenienza: Nuova Zelanda, Victoria
Denominazione: Marlborough Sauvignon Blanc
Vitigno: Sauvignon Blanc 100%
Annata: 2016
Alcol: 13,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: minimo 6/8 mesi sulle fecce in botti di rovere e acacia
Abbinamenti: Carni bianche, pesce, formaggi