Affascinato dai vini della Borgogna, che ha lungamente frequentato , e convinto di poterne ricreare la stessa magia nel terroir del Casentino, Vincenzo Tommasi si è lanciato in questa tanto folle quanto riuscita impresa alla ricerca del Pinot Nero perfetto. In effetti fino agli inizi del ‘900, proprio lì, nell’alto-aretino il famoso vitigno borgognone era ampiamente piantato, ma successivamente abbandonato a causa della bassa produttività. Vincenzo gli restituisce oggi la gloria passata, producendo un unico incredibile vino, in maniera artigianale, da coltivazione biologica che anno dopo anno riesce a convincere anche i più scettici: un Pinot Nero di rara purezza e precisione stilistica che ha stregato chiunque l’abbia provato.
Il Vino
“Poco incline al compromesso, prima di piantare i suoi due ettari e mezzo di pinot nero alla densità di novemila ceppi per ettaro, Vincenzo è stato a più riprese in Borgogna, affascinato dalla figura di Henri Jayer” – Giampaolo Gravina, Passione Borgogna, Enogea n.48, apr/mag 2013
“Si trova nel Casentino a 500 metri di quota. Clima fresco e terreno argilloso-calcareo determinano la vocazione al pinot nero. Punti cardine della produzione: selezioni massali, alta densità d’impianto, basse rese, coltivazione biologica, fermentazioni spontanee, assenza di correttivi e filtrazioni, imbottigliamento manuale per caduta.” – Luca Martini, 99/100
“Un solo vino, prodotto in poche eccezionali bottiglie, un Pinot Nero che unisce la finezza borgognona all’essenza quai materica del frutto toscano.” – Guida AIS Vitae 2020 “
“Miglior rosso assaggiato quest’anno, prodotto sull’Appennino toscano dal podere della Civettaja.” – La Repubblica, 31 dic 2013
“Procede con successo la scommessa di Vincenzo Tommasi. L’annata 2013 in guida non tradisce le attese, confermando la vocazione a realizzare vini in grado di distinguersi perl’eleganza e la fragranza del frutto.” – Ais Vitae, La guida vini 2017
“Guidato da un mix di esperienza, spiccata sensibilità, intuito, curiosità e passione, anno dopo anno riesce a sfornare questo piccolo gioiello che si è ormai collocato tra le versioni di pinot nero più intriganti prodotte al di fuori del tempio sacro della Borgogna” – Guida Slow Wine 2017
“Il 2010 ci aveva entusiasmato il 2013 lo fa ancora di più.” – Gambero Rosso, Vini d’Italia 2017
“Difficile trovare Pinot Nero nostrani più vivi e buoni.” – Fabio Rizzari
“Vino che si inserisce già facilmente al vertice nazionale della tipologia” – Doctor Wine
Provenienza: Italia, Toscana, Casentino
Denominazione: Toscana IGT
Vitigno: Pinot Nero 100%
Annata: 2018
Alcol: 14%
Formato: 0,75 l
Affinamento: 12 mesi in barriques di rovere usate + 11 mesi in cemento + 9 mesi in bottiglia
Abbinamenti: tortelli di patate del Casentino con sugo finto, piccione in tegame con le olive, cotolette di agnello allo scottadito con riduzione di ribes, trota arrosto