Roccafiore, dove visione e coraggio plasmano un’idea di vino
“Oggi per creare vini d’eccellenza, oltre all’imprescindibile qualità delle materie prime, sono necessari visione, innovazione e coraggio”. Questa secondo Leonardo e Luca Baccarelli è la formula vincente per mettere in atto una concreta idea di viticoltura, effetto di un paziente dialogo tra testa e cuore, e di cui sono principi fondanti appartenenza, identità e carattere.
A Roccafiore per raggiungere l’eccellenza ci si attiene fermamente a questa ricetta, con la consapevolezza che continuare a interrogarsi rappresenta il miglior antidoto all’appagamento, motivo per cui si rinnova continuamente lo spirito di sperimentare e migliorarsi sempre. L’idea di sostenibilità agricola e ambientale è uno degli elementi cui far fede nel rispetto di un territorio costituito da natura e cultura, un ambiente abitato da uomini, la cui impronta indelebile è inscritta nella memoria della terra e delle persone.
Il rispetto dei luoghi si declina nell’esaltazione delle peculiarità di vitigni autoctoni che qui si allevano da secoli, farlo richiede impegno, tecnica e conoscenze, che consentono di produrre dei vini dotati di uno stile e di un’identità inconfondibili, in cui sono distillate sia le scelte audaci che la pazienza e l’ascolto. Questo a voler rimarcare che a Roccafiore non si persegue un’innovazione fine a sé stessa, quanto piuttosto il realizzarsi di visioni e obiettivi che Leonardo e Luca vogliono trasmettere fedelmente ai loro vini.
Il Vino
Da questo mantra e dalla continua voglia di innovare e rinnovarsi, nasce l’incubatore di idee che oggi è Roccafiore: sintesi di un percorso partito da storia e tradizione, ma che culmina con la definizione di una netta idea di stile, imperniata sulla reinterpretazione in chiave contemporanea delle varietà autoctone dell’areale tuderte.
A Roccafiore si ricerca una tipicità alternativa della zona, sondandone le potenzialità tramite una pulizia esecutiva che non ne diluisce il carattere. Si producono dal principio vini di grande eleganza, bevibilità e delicatezza, senza cercare visibilità con eclatanti scelte stilistiche. Un’idea chiara di vino, una cifra stilistica riconoscibile che non prevarica le peculiarità del luogo. Anzi, le esalta.
Provenienza: Italia, Umbria, Montefalco
Denominazione: Montefalco Sagrantino DOCG
Vitigno: 100% Sagrantino
Annata: 2018
Alcol: 15,5%
Formato: 0,75l
Affinamento: 30 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia + 6 mesi in bottiglia
Abbinamenti: primi piatti di terra, carni rosse, formaggi semi-stagionati
Premi/Punteggi: 92/100 Vinous, 91/100 Wine Enthusiast [2017]