Cecchi – 125 anni di storia del vino toscano
Tutto inizia nel 1893 quando Luigi Cecchi diventa assaggiatore professionista e comprende le potenzialità della viticoltura italiana. Con lui inizia un percorso che possiamo definire oggi un perfetto connubio tra innovazione e tradizione. E’ proprio nel saper indovinare il futuro, una sorta di dote passata come un’eredità da padre a figlio, che risiede uno dei segreti del successo di Cecchi. Ogni passo in avanti che l’azienda ha deciso di compiere nel corso della sua storia è stato preceduto da una sperimentazione attenta e approfondita e il rispetto per la tradizione, ha sempre guidato la famiglia nelle scelte quotidiane.
Il rispetto dell’ecosistema ha accompagnato la crescita aziendale: l’impatto ambientale minimo è una prerogativa che la famiglia ha deciso di seguire per tutelare il futuro ecologico dell’habitat circostante.
Il centro produttivo e direzionale di Castellina in Chianti è stato oggetto di continui investimenti conservativi, che hanno consentito all’azienda di operare nel rispetto delle persone, del paesaggio e del territorio
Tenuta Alzatura
Alla fine degli anni Novanta l’azienda varca per la prima volta nella sua storia i confini della Toscana per affrontare una nuova avventura produttiva. E investe nel territorio del Montefalco Sagrantino prestigiosa denominazione umbra.
L’acquisto di Tenuta Alzatura comporta una riorganizzazione agronomica ed enologica per adattarsi alla nuova realtà. Famiglia Cecchi riconosce da subito i fattori alla base della qualità ottenuta nelle aziende toscane: il connubio tra vitigno Sagrantino e territorio di elezione, l’unicità espressiva e il radicamento socioculturale della viticoltura locale.
Il Vino
Provenienza: Italia, Umbria, Montefalco
Denominazione: Montefalco Bianco DOC
Vitigno: Trebbiano Spoletino 100%
Annata: 2019
Alcol: 12,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: 10 mesi in barriques e minimo 6 mesi in bottiglia
Abbinamenti: Zuppe di pesce, carni bianche e formaggi semistagionati
Premi/Punteggi: 93/100 James Suckling, 91/100 Robert Parker, 91/100 WineMag