Il Torchio nasce nuovamente nel 2012, con Gilda ed Edoardo Musetti che decidono di stravolgere le loro vite per prendere in mano l’azienda agricola del nonno, venuto improvvisamente a mancare. I due fratelli hanno le idee chiare e decidono di puntare tutto sulla produzione di vino naturale. Per quel che riguarda i vigneti non si sono dovuti discostare molto dalla gestione del nonno, che già era propenso ad una viticoltura il più naturale possibile, ma, per quel che riguarda la cantina, si è cambiata completamente filosofia, e con essa le caratteristiche dei vini.
L’azienda Agricola Il Torchio oggi produce solo vini naturali senza rinunciare però alla certificazione biologica.
Siccome la coltivazione della vigna, secondo Gilda e Edoardo, per quanto possa essere naturale esaspera comunque il territorio, dei 12 ettari di proprietà ne vengono sfruttati ad uso vigneto solo 6,5, il resto viene lasciato a bosco, da una parte per ridurre l’impatto ambientale e dall’altra per creare una sorta di ecosistema protetto. A questo scopo sono state inserite in vigneto anche diverse arnie di api. C’è da dire che la posizione dell’azienda si presta particolarmente a questo scopo, in quanto è una delle poche ad avere i vigneti disposti ad anfiteatro tutt’intorno alla cantina, con esposizioni meravigliose che garantisco luce durante tutta la giornata.
Le uve a bacca bianca coltivate sono il vermentino, il sauvignon ed il moscato; quelle a bacca scura vermentino nero, sangiovese, merlot, ciliegiolo, syrah e cabernet sauvignon.
La cantina dell’azienda Il Torchio è molto piccola, quindi tutte le vinificazioni avvengono esternamente, al riparo di una veranda in muratura, e sono svolte a carico dei soli lieviti indigeni. Le temperature di fermentazione vengono monitorate, ma controllate con l’uso del freddo solo se necessario. I vini vengono filtrati solo se ne sorge la necessità, allo scopo di evitare la ripartenza di fermentazioni sgradite in bottiglia, magari a causa di una fermentazione malolattica non del tutto terminata.
In cantina si fermenta solo con lieviti indigeni, in acciaio, legno, terracotta o Mastelle aperte, e vale la stessa cosa anche per gli affinamenti. Insomma ad ogni vino il suo procedimento, allo scopo di valorizzare le caratteristiche dell’uva, del territorio, e di dare uno stile ben preciso ad ogni prodotto.
Il vino
Provenienza: Italia, Liguria, Colli di Luni
Denominazione: Vino Bianco
Vitigno: 100% Vermentino
Annata: 2019
Alcol: 13,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: in Pallò (anfora sferica di terracotta) sulle bucce per 7 mesi
Abbinamenti: pesce alla griglia, crostacei in salsa, carni bianche e rosse, formaggi freschi