Cecchi – 125 anni di storia del vino toscano
Tutto inizia nel 1893 quando Luigi Cecchi diventa assaggiatore professionista e comprende le potenzialità della viticoltura italiana. Con lui inizia un percorso che possiamo definire oggi un perfetto connubio tra innovazione e tradizione. E’ proprio nel saper indovinare il futuro, una sorta di dote passata come un’eredità da padre a figlio, che risiede uno dei segreti del successo di Cecchi. Ogni passo in avanti che l’azienda ha deciso di compiere nel corso della sua storia è stato preceduto da una sperimentazione attenta e approfondita e il rispetto per la tradizione, ha sempre guidato la famiglia nelle scelte quotidiane.
Il rispetto dell’ecosistema ha accompagnato la crescita aziendale: l’impatto ambientale minimo è una prerogativa che la famiglia ha deciso di seguire per tutelare il futuro ecologico dell’habitat circostante.
Il centro produttivo e direzionale di Castellina in Chianti è stato oggetto di continui investimenti conservativi, che hanno consentito all’azienda di operare nel rispetto delle persone, del paesaggio e del territorio
Villa Rosa
La tenuta di Villa Rosa è fra quelle più ricche di storia a Castellina in Chianti e fra i suoi vigneti si respira l’aria del Chianti Classico da sempre. Famiglia Cecchi ne acquisisce la proprietà dalla Famiglia Lucherini Bandini che ne son stati attenti custodi per quasi 70 anni. A tenere unite le famiglie negli anni, un grande amico comune, il famoso maestro assaggiatore Giulio Gambelli. Nel 2015, non appena acquisita l’azienda, è stato iniziato un meticoloso lavoro di caratterizzazione geo-pedologica volto a studiare in modo approfondito il territorio attraverso le tecniche più innovative.
Il Vino
Provenienza: Italia, Toscana, Chianti
Denominazione: Chianti Classico Gran Selezione DOCG
Vitigno: Sangiovese 100%
Annata: 2015
Alcol: 13,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: 15 mesi in Tonneaux, 3 mesi in cemento + almeno 12 mesi in bottiglia
Abbinamenti: carni rosse, arrosti, cacciagione, primi di terra, formaggi
Premi/Punteggi: 95/100 James Suckling, 93/100 Robert Parker