Cecchi – 125 anni di storia del vino toscano
Tutto inizia nel 1893 quando Luigi Cecchi diventa assaggiatore professionista e comprende le potenzialità della viticoltura italiana. Con lui inizia un percorso che possiamo definire oggi un perfetto connubio tra innovazione e tradizione. E’ proprio nel saper indovinare il futuro, una sorta di dote passata come un’eredità da padre a figlio, che risiede uno dei segreti del successo di Cecchi. Ogni passo in avanti che l’azienda ha deciso di compiere nel corso della sua storia è stato preceduto da una sperimentazione attenta e approfondita e il rispetto per la tradizione, ha sempre guidato la famiglia nelle scelte quotidiane.
Il rispetto dell’ecosistema ha accompagnato la crescita aziendale: l’impatto ambientale minimo è una prerogativa che la famiglia ha deciso di seguire per tutelare il futuro ecologico dell’habitat circostante.
Il centro produttivo e direzionale di Castellina in Chianti è stato oggetto di continui investimenti conservativi, che hanno consentito all’azienda di operare nel rispetto delle persone, del paesaggio e del territorio
Villa Cerna
La prima acquisizione di famiglia Cecchi è Villa Cerna, all’inizio degli anni Sessanta. I vigneti si estendono sul primo colle che si incontra provenendo da Siena e dirigendosi verso il Chianti Classico.
In questo luogo, antico monastero dell’anno 1000, Luigi Cecchi riconosce, oltre al valore storico, il grande potenziale vitivinicolo. Dopo la ristrutturazione della Villa, ai piedi della collina, inizia la costruzione della cantina di vinificazione e invecchiamento.
La sapienza contadina, unita a una continua sperimentazione, permettono un’opera di razionalizzazione dei vigneti. Mentre da una parte si ha una selezione di piante storicamente presenti in azienda, dall’altra si ricorre alla più avanzata ricerca clonale per avere individui idonei alle condizioni pedologiche del terreno.
La sua posizione strategica fece di questa località un luogo di assoluta importanza nella geografia e nella storia chiantigiana. L’ampia vallata che sale verso Castellina in Chianti permette una perfetta esposizione alla luce del sole, in grado di garantire maturazioni perfette delle uve. I terreni sono di origine pliocenica con presenza di argilla, interrotta da formazioni calcaree, sabbie gialle e fossili marini. Questi fattori determinano una matrice gustativa riconoscibile: sono vini che giocano sulla finezza floreale dei profumi, per un palato ampio, caldo e sempre sorretto da un’adeguata acidità.
Il Vino
Provenienza: Italia, Toscana, Chianti
Denominazione: Chianti Classico Gran Selezione DOCG
Vitigno: Sangiovese 100%
Annata: 2019
Alcol: 14,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: 6 mesi in piccole botti di rovere + minimo 3 mesi in bottiglia
Abbinamenti: : Bistecca alla fiorentina e carni rosse in generale, primi di terra, formaggi
Premi/Punteggi: 92/100 James Suckling, 92/100 Falstaff Magazin, Wine Specator [2017]