Rémi Leroy, enologo e ingegnere agronomo laureatosi a Bordeaux nel 2006, conduce una proprietà famigliare di circa 9 ettari situata a Meurville, nella Côte des Bar (Aube). I terreni argilloso-calcarei, formatisi nel giurassico superiore, sono per la maggior parte collinari, formazioni del “Kimméridgien”, tipici della zona dello Chablis. La particolarità del cru di Meurville, oltre al piccolo spessore degli strati di terra sovrapposti, è però dovuta anche alla presenza sull’altopiano che domina il paese, di un terreno di tipo “Portlandien”, con suoli ancora più poveri. In queste difficili condizioni naturali, la vite si trova a dover combattere per la propria crescita. Il risultato di tutto ciò è una rimarchevole tipicità, che si riflette nei vini.
I vigneti sono per il 70% Pinot Noir (vitigno principe della Côte des Bar), 20% Chardonnay e 10% Meunier. Malgrado la germogliatura precoce e quindi la maggiore sensibilità alle gelate primaverili dello Chardonnay, Rémi Leroy ha programmato di aumentare la presenza di questo vitigno, portandolo nel tempo almeno al 30% del totale. L’età media delle vigne è di oltre 20 anni. L’obiettivo dei lavori in vigna durante l’anno è semplice: arrivare al momento della raccolta con basse rese in volume per cogliere uve mature, sane e concentrate in precursori di aromi e ricche in sostanze minerali.
Il vino
Ogni anno i Pinot Noir che presentano le migliori potenzialità vengono selezionati e assemblati. Si cerca di associare in questo vino la purezza e la complessità originale del Pinot Noir all’invecchiamento minimo di 5 anni fino alla presa di spuma. La vinificazione avviene per il 60% in acciaio e per il 40% in legno, con affinamento “sur lies fines”.
Ha aromi di frutta e agrumi canditi, cioccolato. In bocca è ampio ed elegante, con un bel finale nel quale l’acidità si integra a sentori di mela cotogna.
Abbinamenti
Aragosta, petto d’anatra all’arancia, grigliate e fritture di pesce, frutti di mare