Generazione dopo generazione, sono state le risorse spese per la ricerca di qualità, le selezioni clonali, le tecniche di vinificazione e invecchiamento e anche per la costruzione di una cantina moderna secondo gli standard del tempo. Il Poggione è stata una delle prime aziende vinicole a commercializzare il vino Brunello di Montalcino all’inizio del XX secolo e uno dei membri fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino. Dopo oltre un secolo, il lavoro di Lavinio Franceschi è ancora un punto di riferimento fondamentale per la denominazione, e per tutta l’enologia italiana.
Il vino
Il Brunello di Montalcino Il Poggione è tra i vini italiani più amati all’estero e tra i più apprezzati dalla critica internazionale. Questo grazie alla sapiente unione tra le antiche abilità artigianali e la tradizione enologica con le innovative tecniche di produzione. Ne risulta un Brunello classico, sì, ma che strizza l’occhio al vino moderno: elegante e raffinato, ma anche meno austero e riservato, più deciso, più potente, ma anche, più morbido, meno aggressivo in tannino e acidità, e perfettamente godibile da subito, senza per questo rinunciare al lungo potenziale di invecchiamento.
La bottiglia di questa annata è stata accolta con grande entusiasmo da famosi critici, come Robert Parker, che lo ha definito “incredibile” conferendogli ben 95 punti e considerandolo il Brunello dalla miglior relazione prezzo/qualità. Buonissimo oggi, lo si può conservare in cantina fino al 2034.
Provenienza: Italia, Toscana, Montalcino
Denominazione: Brunello di Montalcino DOCG
Vitigno: Sangiovese Grosso 100%
Annata: 2012
Alcol: 14,5
Formato: 0,75 l
Affinamento: 36 mesi in botti di rovere + 1 anno in bottiglia
Abbinamenti: Carni rosse, cacciagione, formaggi
Premi/Punteggi: 95+/100 Robert Parker Wine Advocate, 93/100 Wine Enthusiast, 92/100 Falstaff Magazin, 93/100 James Suckling