Berri è una piccola borgata nella parte più occidentale di La Morra, a ridosso del fiume Tanaro e dunque all’estremo Ovest della zona del Barolo. Lì, nel 2007, Nicola, suo padre Federico e l’amico Vladimiro acquistano 5 ettari destinati alla produzione esclusiva di Barolo. Nasce la cantina Trediberri, ovvero i “tre di Berri”. Sul mercato dal 2011, oggi vinifica 8 ettari di vigneti dove producono Nebbiolo, Barolo, Barbera e Sauvignon Blanc. Una cantina famigliare, artigiana e giovanissima, senza stemmi con cavalli rampanti e bandiere spiegate. Non ha storia, ma parla del presente, attraverso le sue bottiglie, e lo fa in modo autorevole, offrendo vini di raro equilibrio, che si distinguono per la bevibilità. Tutti prodotti con pratiche biologiche.
Il vino
Ci sarà un motivo per cui tutti i produttori farebbero follie per avere anche solo un pezzetto in quel delle Rocche dell’Annunziata? Certamente sì, anzi più di uno. Si potrebbe iniziare col ricordare nella classificazione di Renato Ratti questo cru era considerato tra queli di prima categoria, una zona cioè vitivinicolamente di alto prestigio; che le uve qui sono sempre costate molto, un ottimo parametro di riferimento per la qualità nelle Langhe; che il vino che ne deriva racchiude in modo paradigmatico l’eleganza suadente di La Morra.
Classificata da Alessandro Masnaghetti come menzione a “5 stelle” e definita “exceptional” da Antonio Galloni, le Rocche dell’Annunziata rappresentano una delle più importanti, rinomate e storiche vigne di elezione del Nebbiolo di La Morra.
“Senza nulla togliere ad altri cru del comprensorio dell’Annunziata di La Morra, le Rocche dell’Annunziata – come del resto è testimoniato anche dal numero di vini prodotti e dalle tante aziende di prestigio che hanno vigne al suo interno – è in assoluto il cru più ambito e rinomato. Un cru piuttosto omogeneo nell’esposizione (meno nella quota altimetrica) che da sempre è sinonimo di eleganza, frutto di terreni che tolgono magari qualcosa sul piano della sostanza regalando però molto in termini di complessità olfattiva e strutturale. Un’eleganza comunque più concreta e meno eterea rispetto alle altrettante famose Rocche di Castiglione Falletto, che tendono a risultare anche più espressive nei primi anni di vita.” -Alessandro Masnaghetti, I cru di Enogea
Provenienza: Italia, Piemonte, Langhe
Denominazione: Barolo DOCG
Vitigno: Nebbiolo 100%
Annata: 2014
Alcol: 14%
Formato: 0,75l
Affinamento: 36 mesi in botti di rovere di Slavonia
Abbinamenti: Primi con carne, grigliate di manzo o arrosti della tradizione piemontese, formaggio di capra, polenta concia o con spezzatino di carne