Un mito delle Langhe. Giuseppe Rinaldi, per tutti, più semplicemente, “Citrico”, veterinario e motociclista “prestato” alla viticoltura e all’enologia, è sempre stato uno dei Barolisti più puri e sinceri. Concepiti per lungo invecchiamento i suoi vini sono un cult per qualsiasi enofilo. La sua minuscola produzione (35.000 bottiglie in totale) rende le sue bottiglie ambite da collezionisti di tutto il mondo.
Note di degustazione
Rubino brillante, al naso regala sentori di ciliegia, erbe balsamiche, cioccolato, tabacco, foglie secche. In bocca il gusto è pieno e appagante, di eleganza unica e persistenza infinita. Un grande vino già adesso, ma che può solo migliorare nel corso dei prossimi 20 anni.
Abbinamenti
Primi piatti a base di sughi di carne, risotti ai funghi, selvaggina, formaggi stagionate, carni arrosto o grigliate.