Fra le splendide colline delle Langhe, nel cuore più profondo del Piemonte, sorge la stupenda tenuta di Fontanafredda, un tempo appartenuta al re Vittorio Emanuele II che la regalò a Rosa Vercellana, una popolana di cui si era perdutamente innamorato. Una storia d’amore antica, ravvivata dalla passione di Emanuele Guerreri Conte di Mirafiore, figlio del re e della Bela Rusin e imprenditore moderno che decide di dedicare la sua vita al vino. Fontanafredda mantiene vivi i tratti di questa storia, con attenzione particolare a quella voglia di rinnovare e perfezionarsi che da sempre contraddistinguono l’azienda, ormai punto di riferimento nel territorio di Langa. Qui, infatti. la passione per il vino, per la terra e per la tradizione trova la sua espressione più concreta.
I tanti anni di storia ed esperienza hanno regalato all’azienda uno stile unico, tipico e sostenibile. Le basi della sua filosofia produttiva: uso di lieviti autoctoni selezionati nei vigneti di proprietà; fermentazione dei mosti in tini di cemento e acciaio; affinamento dei vini in grandi botti di rovere; riduzione forte dell’utilizzo dei solfiti, oltre il 40% in meno rispetto ai limiti di legge. Utilizzo di bottiglie con vetro riciclato fino all’85%, e sia le etichette che i cartoni riportano il logo FSC, che ne garantisce la realizzazione con materie riciclate o derivanti da foreste correttamente gestite.
I suoi vini rispecchiano la vera tradizione delle Langhe: l’obiettivo è quello di mantenere intatte le caratteristiche di tipicità dell’uva di origine.
Note di degustazione
Contessa Rosa rappresenta il vero spirito di Fontanafredda: dedicato alla contessa Rosa Vercellana, la “Bela Rusin” questo spumante prodotto da uve coltivate in altitudine, esprime l’unione della freschezza aromatica e della complessità del grande vino Barolo. Per questa cuvée si è infatti deciso di intraprendere un nuovo percorso usando un liquer d’expedition con un prezioso Barolo 1967. Il risultato è uno spumante dal colore rosa tenue con riflessi buccia di cipolla. Il profumo ricorda aromi di fiore d’arancio, la frutta del melograno del chinotto e la prugna nera, per terminare con il ginger, la noce moscata la lavanda, il basilico ed un sottofondo di crema pasticcera. In bocca la bolla è fine e persistente e l’acidità è in equilibrio con la nota dolce. Una sensazione minerale e sapida termina con un retrogusto di agrumi..
Abbinamenti
Ottimo come aperitivo, ma soprattutto – per la sua indiscussa personalità – rappresenta un modo eccellente per accompagnare con classe tutte le portate.