Il vino rosato va sempre più di moda, mostrando che non è solo una tendenza, ma che finalmente comincia ad accupare il posto di rilievo che merita in un mercato sempre più esigente.
Ma come si fa il Vino Rosé?
“Semplice si mischia vino rosso e vino bianco e …. taaac”. Sbagliatissimo!!!
Proprio questa credenza è stata un ostacolo alla reputazione dei rosé in Italia, il pensiero che fosse vino da taglio miscelato un po’ a caso non stimolava granchè l’acquisto. In Provenza invece lo hanno da sempre valorizzato, il famosissimo rosé provenzale, ed è l’orgoglio vinicolo della regione. I nostri cugini d’oltralpe però spesso dimenticano di citare le origini del Vino rosé o meglio “Rosato”. Il vino rosè nasce infatti proprio in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale: nel 1943 Leone de Castris produce il primo rosato nei terreni salentini.
Ma torniamo a vedere come si produce il vino rosè.
Quando si dice che il rosè parte con la vinificazione in rosso e continua in bianco, in effetti, è corretto. Questa è la tecnica più diffusa e si definisce vinificazione per macerazione. Innanzitutto si parte da una vendemmia mirata ad ottenere questo tipo di vino, una vendemmia solitamente anticipata nella quale si colgono uve a bacca rossa. Una volta pigiate le uve, le bucce e i vinaccioli vengono fatti macerare nel mosto con lo stesso procedimento che si adotta per il vino rosso, ma per il vino rosato per un tempo molto più breve, da poche ore fino a un massimo di due giorni; terminato questo passaggio il mosto viene separato dalla parte solida e continua a fermentare esattamente come se fosse mosto bianco.
Esiste un secondo metodo di vinificazione del vino rosato detto ‘salasso’, noto anche come sanguinamento (o saignée, alla francese). Generalmente è utilizzata dai produttori di Champagne Rosé, ma viene considerata da alcuni meno nobile. Durante le prime ore di macerazione di un mosto rosso, una volta raggiunto il colore desiderato, viene prelevata dalla vasca una quantità di mosto (fino al 20-30% della massa) che poi continuerà a fermentare separatamente seguendo la stessa procedura della vinificazione in bianco (senza bucce).
La tecnica del blend di bianco-rosso in verità esiste ed è permessa dal solo disciplinare dello Champagne, anche se di fatto è poco utilizzata.
La nostra selezione di vini rosati va dai conviviali vini da pic-nic alle più ricercate bollicine francesi, passando da ottimi frizzanti da aperitivo e vini fermi da abbinare ai piatti più prelibati. Dal neofita all’esperto, ce ne è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Tutti col solito marchio di qualità garantito da Vinopoly.it.
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