Parlare di Brunello di Montalcino equivale a parlare di Biondi-Santi: le due cose sono complementari e indivisibili, perchè di fatto la storia di questo prestigioso vino italiano si fonde con la storia dell’azienda.

brunello di montalcino biondi santi in vendita su vinopoly

brunello di montalcino biondi santi

Già nel 1867 il vino prodotto dal fondatore Clemente Santi vinse una menzione d’onore all’Esposizione universale di Parigi, un riconoscimento enologico straordinario, perché all’epoca i francesi si consideravano gli unici produttori al mondo di vino di qualità. Ma in realtà l’invenzione del Brunello è attribuita al figlio Ferruccio Biondi-Santi, nel 1888.

Il nome Brunello di Montalcino è oggi forse il più famoso d’Italia, essendo stato anche il primo vino ad ottenere la DOCG (nel 1980). E insieme al Barolo rappresenta certamente la tipologia di vino italiano più adatto a invecchiare, dotato di lunghissima longevità (riuscendo ad arrivare in salute fino a 40 anni di vita).

Oggi, le cantine produttrici di Brunello sono più di 200, ognuna con il proprio stile, ma Biondi-Santi continua ad essere la più caratteristica e tradizionale, essendo considerata il fiore all’occhiello della regione. I suoi leggendari Brunello meritano di essere assaggiati almeno una volta nella vita.

Grazie alla nostra buona stella abbiamo provato queste etichette con una certa frequenza, ma recentemente ci siamo fatti un regalo molto più raro: una verticale di 4 annate di Brunello, più un Rosso come bonus.

Ricordiamo che la Tenuta “il Greppo” ha soli 20 ettari dedicati al Brunello, circa 60 mila bottiglie all’anno, tutte numerate, oltre a circa 10 mila per la Riserva.

I Brunello trascorrono 36 mesi in botti di rovere di Slavonia (una regione della Croazia, da non confondere con la Slovenia, il paese) e altri 24 mesi in bottiglia. Hanno una longevità variabile dai 20 ai 40 anni, a seconda dell’annata e da come sono conservati. I Rossi, tuttavia, sono stati nello stesso rovere per 12 mesi, ma provengono dai vigneti più giovani della proprietà e sono già pronti per il consumo.

La nostra sequenza è stata la seguente:

Biondi-Santi Rosso di Montalcino 2013

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Annata 2004

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Annata 2007

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Annata 2008

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Annata 2009

Un avvertimento importante: il produttore si dichiara fermamente contrario all’uso del decanter e raccomanda di stappare e scolmare un po’ le bottiglie circa 8 ore prima della degustazione. Ovviamente non abbiamo fatto nulla di tutto questo: poichè eravamo a ristorante la logistica sarebbe stata complicata. Quindi, contravvenendo alle indicazioni dell’azienda, abbiamo stappato, scaraffato per qualche minuto e trangugiato. Era un giorno di pura malvagità, haha.

A dire il vero, chi ci conosce sa che siamo abituati a commettere i più efferati crimini contro il vino, come infanticidio, violenza, sterminio di massa, e altre atrocità del genere, quindi pensate se rinunciavamo a goderci questa verticale seppur in condizioni non ideali!

Ma in realtà, dobbiamo ammetterlo, i vini meritavano di essere aspettati un po ‘di più e, soprattutto, aerati più a lungo; quindi non rifatelo a casa! Per inciso, se si dispone di un’annata 2004 da Biondi-Santi Brunello in cantina il suggerimento è: aprire solo nel 2044 e far respirare per otto ore, ok? Poi non dite che non vi abbiamo avvertito.

A parte gli scherzi, anche con tutte le controindicazioni del caso, ci siamo divertiti molto. Dopotutto, riguardo al vino, diciamo sempre: meglio 3 anni prima che 3 mesi dopo.

I vini, invano a dirsi, erano tutti straordinari, con quel profumo inconfondibile del Sangiovese e quella vibrante acidità tipica. Tutti con una trama vellutata, grande profondità, tannini fini e abbondanti, molto equilibrio e finale di lunghissima persistenza.

Senza soffermarci sui dettagli: Il 2004 è stato il grande vincitore della serata, molto fine e gustoso; il 2007 era il più pronto della sequenza, con più corpo e frutto in evidenza; il 2008 ricordava il 2004 con più austerità e il 2009 è finito all’ultimo posto solo per l’estrema giovinezza.

Si tratta in realtà di sfumature, piccole nuances differenze tra un’annata e l’altra, che attestano la costante qualità e l’alto livello di questi fantastici vini che rendono giustizia all’altisonante nome che portano.

Sulla base di quest’esperienza, abbiamo selezionato per voi una verticale ancora più fruibile, e ad un prezzo speciale in offerta. Oppure, se preferite, potete provare le annate singolarmente. Basta cliccare qui per maggiori dettagli.

ben 4 bottiglie ad un prezzo davvero incredibile. Cosa aspetti?
Clicca e approfitta subito di questa offerta.